Da Siena a Cortona

Il tratto Senese Aretino

La Via Lauretana insiste su una direttrice etrusco-romana che ha avuto una grande fortuna anche in epoca medievale, divenendo un’importante via di pellegrinaggio che per secoli ha collegato Siena a Cortona in direzione della Santa Casa di Loreto, attraversando per intero il territorio dei sette Comuni toscani. Il dott. Divo Savelli, storico dell’arte, ha intrapreso una ricerca storico – iconografica sul territorio al fine di testimoniare l’antico uso peregrinatorio della strada. Una testimonianza attendibile che è stata trovata è quella data dalle numerose immagini di devozione al culto mariano, spesso con specifici riferimenti alla Madonna di Loreto, presenti nelle chiese lungo la Via Lauretana o nelle sue vicinanze.

Oggi la Via Lauretana pedestre individuata ripercorre gran parte di quella antica: usciti da Porta Pispini in Siena, si incontrano gli stessi luoghi che per secoli sono stati attraversati da mercanti e pellegrini come Taverne d’Arbia e Arbia. La Via prosegue fino ad Asciano passando per le meravigliose “biancane” di Leonina che prendono il nome dall’omonimo castello poco distante (si raggiunge in 20 minuti dal percorso). Dopo aver oltrepassato il suggestivo monumento in pietra realizzato da Jean Paul Philippe nel 1993, il “Sito transitorio”, si arriva a Mucigliani, che fu in passato un castelletto fra i tanti posseduti dai Conti della Berardenga fin dall’anno 1023, dove si potrà ammirare, in una delle case di fronte alla chiesetta di Sant’Andrea, una bella targa devozionale in terracotta policroma raffigurante la Madonna di Loreto col Bambino, a conferma che siamo sulla giusta strada. Si raggiunge così il Castello di Vescona, documentato dal 1023, ove è presente fin dal XIII secolo la chiesa di S. Florenzio, e, dagli inizi del trecento, uno spedale.

La via prosegue in continuo saliscendi per le meravigliose colline delle Crete Senesi fino a raggiungere Monte Sante Marie, importante sito strategico per il controllo del territorio già in epoca longobarda. Si arriva ad Asciano passando prima per la frazione di Camparboli, dove è presente un’antica cappella viaria dedicata a San Sebastiano con all’interno un affresco con l’Assunzione della Madonna. Arrivati al centro di Asciano troviamo, nella chiesa di Sant’Agostino, un dipinto a tela con la Madonna di Loreto. Camminando lungo la via principale si incontrano due affreschi murali con immagini della Madonna posizionati presso i crocevia tra l’antica Via Lauretana (C.so Matteotti) e via S. Maria e Via Bartolenga. Lasciata Asciano, la Lauretana prosegue per Serre di Rapolano, borgo famoso nel mondo per la lavorazione di uno dei travertini più pregiati (oggi le cave sono in parte dismesse) ma anche noto per la presenza dell’antica Grancia (struttura per la conservazione del grano e sementi), appartenuta all’ospedale Santa Maria della Scala di Siena. La Lauretana prosegue fino a raggiungere San Gimignanello, castello che si trovava in un importante crocevia. Si arriva così al borgo medioevale di Scrofiano passando per la chiesa della Madonna del Soccorso. Prima di arrivare a Sinalunga si passa dal convento di San Bernardino, il cui edificio principale è rappresentato dal Santuario della Madonna del Rifugio.

Usciti dal borgo di Sinalunga, la Via Lauretana prosegue passando per la Fratta e, prima di raggiungere Torrita, passa vicino la Madonna delle Fonti a Giano. Si arriva al borgo fortificato di Torrita, il cui nome compare per la prima volta in un codice amiatino del 1037, e dove è presente un altro edificio mariano, la Madonna delle Nevi, che cutodisce una pregevole “Assunzione” di Girolamo di Benvenuto. Usciti da Torrita si scende in Valle per raggiungere a breve Abbadia di Montepulciano, antico luogo di sosta per i pellegrini, per poi raggiungere Montepulciano Stazione. Lasciata la stazione si raggiunge il canale maestro della Chana presso loc. Il Callone dove rimangono i ruderi in parte restaurati di un’importante struttura Granducale del 1700 al fine di regolare le acque ed assicurare la navigabilità del canale Maestro. Percorrendo parte del percorso ciclo-pedonale del “Sentiero della Bonifica” si arriverà presto al borgo medioevale di Valiano, fondato in epoca romana dalla Gens Valia, che, per la sua posizione strategica sul confine tosco-umbro, fu avamposto di grande rilevanza dal XIII secolo fino alla costituzione del Granducato di Toscana.

All’interno delle strette viuzze del centro storico c’è l’antica Pieve di San Lorenzo, restaurata e ampliata a croce latina nel 1804, con al suo interno un Crocefisso ligneo di scuola cortonese ed altre opere d’arte. Valiano con il suo ponte storico ha garantito per secoli il passaggio dei pellegrini che si dirigevano a Loreto. La Via Lauretana prosegue alla volta di Petrignano e poi Ossaia, Montalla ed infine Cortona passando dalla bellissima Pieve di San Michele Arcangelo che fu edificata sui resti di un tempio romano dedicato a Bacco.